articolo sull’avvio dei negoziati fiscali italo-svizzeri di GIUSEPPE RUSCONI, apparso sul ‘Corriere del Ticino’ di oggi 25 maggio 2012.
IL DISGELO FISCALE E’ INIZIATO
Si svolgerà a Roma martedì 12 giugno il vertice tra Mario Monti ed Eveline Widmer-Schlumpf. Ne hanno dato comunicazione i Ministeri delle finanze dei due Paesi nel comunicato-stampa emanato dopo il primo incontro del gruppo di lavoro italo-svizzero sui temi finanziari e fiscali, tenutosi ieri a Roma.
Negli ambienti diplomatici si sussurrava da giorni che, al di là di qualche comprensibile distrazione di un Mario Monti confrontato tra l’altro con l’imprevedibilità di terremoti e attentati, il vertice si sarebbe potuto svolgere a metà giugno. Così sarà e i due presidenti vi giungeranno favoriti dal buon esito della prima tornata di negoziati fiscali e finanziari, che ieri ha impegnato a Roma una quindicina di ‘tecnici’. La delegazione elvetica, presieduta dal Segretario di Stato Michael Ambühl, comprendeva anche l’ambasciatore svizzero in Italia Bernardino Regazzoni, il consigliere economico Stefano Vescovi e – in rappresentanza del Canton Ticino – il direttore della Divisione delle contribuzioni Lino Ramelli; quella italiana era invece condotta da Carlo Baldocci, consigliere diplomatico del Ministero. Al termine del pomeriggio di colloqui (iniziato con un pranzo di lavoro sempre molto importante per la conoscenza reciproca e durato fin dopo le cinque) Ambühl ha incontrato il vice-ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli.
L’atmosfera dei colloqui è stata definita “molto cordiale e costruttiva”, il che – considerate le tradizionali cautele della diplomazia – è di buon augurio. Si è discusso di tutti i temi sul tappeto, a partire dalla possibile convenzione riguardante la regolarizzazione dei patrimoni esportati in Svizzera da contribuenti italiani non residenti e l’introduzione di un’imposta alla fonte sui redditi futuri da capitale. Ma anche altri argomenti hanno trovato spazio al tavolo delle trattative: l’accesso ai mercati finanziari, la questione delle ‘liste nere’, la revisione della Convenzione bilaterale contro la doppia imposizione e l’accordo riguardante l’imposizione fiscale dei frontalieri. E’ stato annunciato che, come è regola in questi casi, toccherà a Berna ospitare la seconda tornata dei negoziati. Data prevista? Entro fine giugno. A quel momento si sarà svolto – se non ci saranno inciampi imprevisti – anche il vertice tra Monti e Widmer-Schlumpf, da cui potrà venire forse un impulso decisivo perché si riesca a chiudere in modo soddisfacente per tutti e, come rilevava l’altro giorno il banchiere Alfredo Gysi, “non in tempi biblici”.
Prima tornata di trattative fiscali e finanziarie tra Svizzera e Italia