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Come avevo annunciato alla festa del 1 agosto, a Cisternino sono stata invitata a partecipare alla tavola rotonda della giornata della memoria e del sacrificio dell’emigrante ad Adelfia, il 9 agosto 2012 (locandina scaricabile sul sito http://www.sistema.puglia.it).

Sono stata invitata come rappresentante del Circolo Svizzero Pugliese e per far sentire il nostro punto di vista di essere emigranti svizzeri in Puglia. Ecco un riassunto di quello che ho detto:

  • Vorrei prima presentarmi: mi chiamo Claudia Mucciarelli e vivo da 18 anni in Puglia, precisamente a Fasano. Da parecchi anni faccio la guida turistica in lingua tedesca nella regione Puglia e da qualche anno sono anche presidente del Circolo Svizzero Pugliese.
  • Quando Simone Devincenzo, Presidente dell’Associazione Emigranti  Adelfiesi mi ha chiesto se volevo fare un piccolo discorso sugli emigranti svizzeri in Puglia mi sono domandata: “ma che cosa mai potrei dire?”
  • Siamo emigranti sì, ma sicuramente non si può paragonare all’emigrante italiano che è stato costretto ad andare altrove per motivi di lavoro, di abbandonare la sua terra non perché voleva, perché doveva.
  • Una volta, parliamo dell’‘800, anche lo svizzero ha dovuto abbandonare la sua terra d’origine per motivi economici in cerca di fortuna e lavoro, ma oggi non è più così.
  • Qui parliamo di un tipo d’emigrante che ha lasciato la sua patria per seguire il marito pugliese. Siamo maggiormente donne svizzere che hanno trovato qui una nuova patria, l’abbiamo fatto per amore.
  • E questa sì, che è una bella differenza. Non siamo partiti con il pensiero di ritornare un domani di nuovo nel nostro paese, siamo partiti con l’idea di crearci una nuova vita. Noi amiamo questa terra e sicuramente non la vediamo solo come un paese che ci da lavoro.
  • Certo ci manca la Svizzera, i nostri parenti ed amici. E anche, non possiamo negarlo, ci manca la sicurezza lavorativa, economica e sociale e per me soprattutto la burocrazia ben organizzata, strutturata e funzionante.
  • Ma noi Svizzeri ci siamo adattati ed integrati completamente, soprattutto perché in primis non siamo venuti per lavorare.
  • Lavorare?  Qui tocchiamo un argomento molto più delicato. Lo Svizzero o direi generalmente di lingua tedesca, è pieno di risorse, idee e motivazioni.
  • Abbiamo anche la fortuna di parlare una lingua che soprattutto è molto cercata nel settore terziario. Si, è vero tanti di voi hanno lavorato in Svizzera e in Germania, ma é anche vero, non tanto è stata curata la lingua tedesca.
  • Ho tante amiche che lavorano come insegnanti di lingua, fanno traduzioni, fanno le guide turistiche come me o hanno aperto degli agriturismi,  B & B, ecc.
  • E alla fine vorrei anche aggiungere che noi Svizzeri nel mondo siamo molto ben tutelati e seguiti dalla nostria patria. Abbiamo il nostro consolato a Roma, ma abbiamo il nostro console d’onore a Bari che è diventato per tanti di noi un carissimo amico sempre presente.

Claudia Mucciarelli, Novembre 2012