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Mentre la situazione in Siria continua a deteriorarsi, le necessità di centinaia di migliaia di persone in termini di acqua, cibo e assistenza medica continuano a crescere. Il CICR e la Mezzaluna Rossa Siriana stanno facendo del loro meglio per raggiungere coloro che ne hanno bisogno.

Come risultato della costante escalation della violenza, le infrastrutture siriane si sono considerevolmente degradate. I servizi pubblici essenziali come la fornitura d’acqua sono seriamente intaccati.
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«Milioni di persone rischiano di non aver abbastanza acqua potabile pulita», ha detto Sameer Putros, che dirige le attività del CICR in materia idrica e ambientale in Siria. «Le restrizioni della sicurezza e la diminuzione dei prodotti richiesti per trattare l’acqua rendono difficile per il consiglio idrico locale fornire acqua pulita a residenti e profughi».

È da novembre che il CICR sostiene il ministero delle risorse idriche e il consiglio idrico locale con la fornitura di prodotti consumabili per il trattamento dell’acqua. «Il nostro progetto ha aiutato a garantire che circa dieci milioni di persone a Tartous, Lattakia, Al-Kuneitra, DeirEzzor, Al Hassakeh, Al-Raqqa, Homs, Damasco e Damasco rurale, Hama, Daraaa e Al Sweida abbiano acqua pulita», ha affermatoPutros.

Gli sforzi del CICR per aiutare a garantire che la gente abbia acqua potabile pulita sono a volte stati ostacolati in certe aree, come ad esempio Aleppo e Deir Ezzor, a causa dei perduranti confronti armati.

«L’acqua che non è stata disinfettata può contenere vari batteri e virus in grado di causare ogni genere di disturbo gastrointestinale, come la diarrea acuta, che può essere fatale specialmente per i bimbi piccoli e gli anziani», ha spiegato Andrea Reis, che coordina le attività sanitarie del CICR in Siria. «È di vitale importanza, pertanto, che agli ingegneri idrici e agli altri operatori umanitari sia permesso di svolgere le loro attività in sicurezza».

Insieme alla Mezzaluna Rossa Siriana, il CICR, inoltre, consegna acqua a mezzo camion a Damasco Rurale, Homs e Deir Ezzor. In casi eccezionali di estrema emergenza il CICR ha anche cominciato a distribuire acqua potabile in bottiglia a persone che sono state sfollate.

Oltre a fornire l’acqua, il CICR fornisce alla Mezzaluna Rossa Siriana le provviste e l’esperienza tecnica richieste per migliorare l’acqua e le attrezzature sanitarie in scuole ed altri uffici pubblici che ospitano profughi. «Dobbiamo aumentare i servizi, installare docce, introdurre gabinetti separati per uomini e donne e allestire reparti di riscaldamento dell’acqua per la stagione invernale per aiutare la popolazione alloggiata a far fronte alle basse temperature», ha detto Putros.

Tra il 25 ottobre e il 5 dicembre, insieme con la Mezzaluna Rossa Siriana, il CICR ha:

fornito al consiglio idrico locale 250 tonnellate di solfato d’alluminio e significative quantità di altri prodotti per il trattamento idrico per garantire che l’acqua pulita sia disponibile a circa dieci milioni di persone per tre mesi

continuato a consegnare acqua via camion nelle aree di Damasco Rurale, Homs e Deir Ezzor per più di centomila sfollati;

migliorato acqua e presidi sanitari e abitativi in centri-rifugio per profughi, comprese scuole ed altri edifici pubblici, nei governatorati di Homs, Aleppo, Al-Raqqa, Al-Sweida e Idlib. Il lavoro è stato completato in 270 centri ospitanti più di ottantamila persone, ma è ancora in corso in 145 centri;

fornito quattro generatori da installarsi nel governatorato di Homs. I generatori aiuteranno il consiglio idrico a migliorare il flusso dell’acqua.

In aggiunta alle attività idriche e ambientali che ha realizzato nelle scorse sei settimane, il CICR ha anche distribuito cibo a circa duecentomila persone sfollate a causa del conflitto. La distribuzione ha riguardato Damasco Rurale, Homs, Deir Ezzor e Al-Raqqa ad est, Aleppo e Idlib a nord. Inoltre il CICR ha distribuito materassi, biancheria e articoli igienici per circa trentacinquemila persone.

Il CICR ha anche distribuito liquidi per flebo, anestetici e altri medicinali richiesti per chirurgia, forniture chirurgiche, materiali di bendaggio e altre attrezzature mediche alla città vecchia di Homs. Inoltre, un tavolo operatorio, equipaggiamento chirurgico e medicine anestetiche sono stati consegnati all’Ibn-al-Nafees Hospital di Damasco. Il CICR ha anche condotto una valutazione della clinica privata al-Nahda di Homsnel quadro di una valutazione delle strutture sanitarie che sta conducendo in diverse zone del paese.

(Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa )

(traduzione di Giancarlo Bertolina per il sito Caffè Dunant – bollettino n.504).