“La rete stradale romana, iniziata nel 312 a.C. con la Via Appia, è stata costruita durante la Repubblica (509 a.C. – 27 a.C.) dai Consoli (o dai Censori) e poi sviluppata ulteriormente da alcuni Imperatori (27 a.C. – 476 d.C) fra i quali il più impegnato fu Traiano, per il controllo militare dell’impero.
Caratteristiche fondamentali delle strade romane sono la massicciata ed il percorso rettilineo. Per ottenere un fondo affidabile i tecnici dell’epoca hanno appoggiato il piano di calpestio
su più strati di pietre di diversa grandezza. Il piano di calpestio era prevalentemente di brecciolino e non basolato. Questo non deve meravigliare poichè anche in epoca romana tagliare e trasportare le pietre era costoso”.
Giovanni Antamoro, ingegnere e socio del Circolo Svizzero di Roma, ha preso lo spunto da una carta che indicava in 100.000 km lo sviluppo della rete stradale per indagare su quanto ne è rimasto. Avremo il piacere di ascoltarlo e farci stupire su quanto, ancora oggi, sia rimasto, in ogni territorio occupato dall’impero romano, di vestigia di ponti, di rilevati o terrapieni, di guadi, di mura, di stazioni di sosta.
Giovedì 3 ottobre 2013 alle ore 18.00 nella prestigiosa sala Verde dell’Hotel Victoria, via Campania, 41 – Roma, Giovanni Antamoro ci esporrà le sue più recenti indagini, raccolte e documentate sul sito web da lui curato: strade romane a vantaggio di turisti e studiosi.
Alle 19.00 seguirà l’Assemblea Generale del Circolo.