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Siria: il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa chiede il rispetto per gli operatori umanitari
Traduzione non ufficiale di Simon G.Chiossi
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Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e’ rattristato per la morte di Hassan Hammoud al-Hilal, un soccorritore deceduto in servizio il 26 luglio a Raqqa

Hassan lavorava per la Mezzaluna Rossa Siriana di Raqqa da tre anni quando tragicamente mori’ il mese scorso. Questo ultimo evento rispecchia la complessa e pericolosa situazione che i volontari e gli operatori umanitari devono affrontare oggigiorno in Siria.

In tutto, 38 volontari e membri della Mezzaluna Rossa Arabo-Siriana e 7 della Societa’ di Mezzaluna Rossa Palestinese hanno perso la vita dall’inizio del conflitto in Siria. I piu’ sono stati uccisi o catturati durante l’espletamento del proprio compito umanitario. Tutti quanti esibivano in modo chiaro l’emblema di Mezzaluna Rossa, simbolo protetto dal diritto internazionale umanitario.

In occasione della giornata mondiale dell’aiuto umanitario, il 19 agosto, il Movimento ha nuovamente fatto appello affinche’ tutte le parti in conflitto in Siria adempiano agli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e rispettino gli operatori umanitari, garantendo loro accesso sicuro e illimitato alla vittime del conflitto.

Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa esprime la propria vicinanza alla famiglia di Hassan Hammoud al-Hilal e solidarieta’ con la Mezzaluna Rossa Arabo-Siriana. Il Movimento ricorda alle parti in conflitto che e’ loro responsabilita’, secondo il diritto internazionale umanitario, garantire la sicurezza di ciascun volonario e operatore sanitario.

Il CICR e’ attualmente impegnato a Damasco, Aleppo e Tartus (dati del mese di luglio 2014).

Sono oltre 270 le persone del CICR che distribuiscono cibo, ripristinano il sistema idrico, si occupano di cure medico-sanitarie e ristabiliscono i contatti tra famigliari separati del conflitto.

Aiuti di emergenza
Solo in luglio il CICR ha fornito cibo a oltre 362,000 persone in nove governatorati: Damasco, Damasco Rurale, Quneitra, Sweida, Homs, Hama, Tartus, Lattakia e Aleppo. La maggioranza di questi erano esuli nel proprio paese. Circa 8,000 persone, che attualmente vivono in baracche ad Aleppo, Lattakia e Damasco Rurale, hanno ricevuto pasti quotidianamente, in cucine collettive gestite dalla Mezzaluna Rossa Siriana e fornite dal CICR. All’incirca 75,000 altri profughi per via dei combattimenti hanno ricevuto beni di prima necessita’ per la casa, l’igiene personale, coperte, materassi, asciugamani, secchi per trasportare l’acqua, lampade ricaricabili, candele e utensili da cucina.
Acqua e igiene

Il CICR ha lavorato a stretto contatto con la Mezzaluna Rossa Siriana e le autorita’ locali che gestiscono le reti idriche per fornire:
⁃ decine di autobotti che hanno consegnato acqua a oltre 185,000 persone a Homs, Damasco Rurale, Hama e Deir Ezzor;
⁃ fondi per acquistare un camion per la raccolta dei rifiuti a Idlib, garantendo cosi’ migliori condizioni igieniche a 100,000 persone;
⁃ forniture a 12 centri di accoglienza profughi, compresi acqua potabile, installazione di fognature e alloggio per 27,000 persone a Damasco, Damasco Rurale, Dara’a, Qunitera e Idlib;
⁃ pesticidi contro la leishmaniosi cutanea ad Aleppo e Lattakia, che hanno una popolazione complessiva di circa 4,200,000;
⁃ riparazioni sul generatore elettrico della stazione di pompaggio idrico di Barzeh, in modo da garantire acqua potabile a 165,000 persone rientrate di recente;
⁃ riparazioni del sistema idrico a Douma, che fornisce acqua potabile a 25,000 persone;
⁃ dieci pompe a immersione per pozzi a Damasco Rurale (Al Kisweh e aree circostanti) per fornire acqua a 30,000 persone;
⁃ riparazioni del sistema idrico e pompe a immersione in svariate zone di Damasco Rurale, fra cui Najha, Saideh Zeinab, Daf AlShok e Hafier Al Tahta, per fornire acqua a oltre 650,000 persone;
⁃ 17 bacini per la raccolta d’acqua a Suweida;
⁃ riparazioni su due camion che riforniscono acqua alle fonti di emergenza, per la distribuzione a oltre 250,000 persone nella citta’ di Dara’a;
⁃ generatori elettrici, pompe ed altro materiale per il rifornimento idrico di emergenza ad Aleppo.

notizie dal Mondo di Croce Rossa.