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Nei giorni scorsi, la Svizzera è riuscita a consegnare per la seconda volta in due mesi, aiuti umanitari a diversi ospedali ed a varie centrali idriche nei territori dell’Ucraina su entrambi i lati della linea di contatto.
swiss csa
15 camion carichi di beni di prima necessità, organizzati dall’Aiuto umanitario della Confederazione con 300 tonnellate di prodotti chimici per la depurazione dell’acqua, apparecchiature mediche e farmaci ha raggiunto la regione del Donbass, nell’Est dell’Ucraina, per fornire acqua potabile depurata a circa 3,5 milioni di persone e materiale medico urgente a quattro ospedali nella regione di Donetsk.

Il convoglio umanitario era accompagnato da un esperto di idrologia, un medico, uno specialista in logistica e un esperto di sicurezza del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA).

Nella zona interessata dal conflitto, l’acqua potabile non è più a norma in seguito alla mancanza di possibilità di disinfezione e contribuisce così alla propagazione di malattie, tra cui l’epatite A.

A causa dei numerosi casi di malattie e ferite provocate dal conflitto e dell’elevato numero di rifugiati interni, le strutture ospedaliere ucraine sono sottoposte a una pressione tale da non riuscire più a fornire assistenza a tutte le persone bisognose. I salari arretrati e il mancato versamento delle pensioni impediscono inoltre ai pazienti di pagare le cure mediche.