Lo sviluppo sostenibile è spesso un compito transnazionale che necessita un coordinamento tra gli Stati. Questo vale ad esempio per il riscaldamento climatico o le ripercussioni globali dei nostri consumi. L’«Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile» globale e i relativi obiettivi adottati dall’ONU («sustainable development goals») costituiscono i necessari presupposti, istituiti per tale scopo.
Competitività e solidità dei sistemi economici e finanziari della Svizzera, salvaguardia delle risorse naturali, coesione sociale e uguaglianza di genere sono alcuni dei caposaldi della Strategia di un piano di azione suddiviso in nove campi di intervento tematici.
La politica per lo sviluppo sostenibile è un lungo processo che necessita di una collaborazione fra tutti i livelli dello Stato e i partner dell’economia, della società civile e del mondo scientifico. Nell’ambito di un dialogo con gli stakeholder, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) ha già coinvolto tutti gli attori in un processo di rinnovo della Strategia. I risultati emersi da questo dialogo sono confluiti nella nuova Strategia. Anche la prossima organizzazione ed attuazione dello sviluppo sostenibile avverrà in stretta collaborazione con i Cantoni, i Comuni e altri attori interessati, mirando ad esempio a istituire una maggiore collaborazione intercantonale nell’ambito della sostenibilità.
L’obiettivo della Strategia per uno sviluppo sostenibile 2016-2019 che il Consiglio federale adottato è garantire a livello federale una politica coerente dello sviluppo sostenibile. Oltre alle linee guida del Consiglio federale, la Strategia presenta anche una visione a lungo termine e obiettivi concreti per il 2030. La Strategia funge quindi da orientamento non solo per le politiche settoriali a tutti i livelli statali, ma anche per l’economia, la società civile e il mondo scientifico, indicando in quale direzione e in quali settori la Svizzera dovrà ulteriormente progredire.