Si svolge a Roma, fino al 10 dicembre, la XVI edizione del Rome Indipendent Film Festival, un festival cinematografico con una vocazione internazionale che trova espressione nella selezione delle pellicole nazionali ed internazionali.
Il RIFF, diretto da Fabrizio Ferrari, è giunto alla sua XVI edizione e presenta oltre 100 film in assoluta anteprima italiana; quest’anno in occasione dei 50 anni della Comunità Europea il festival propone il film di Lásló Nemes, “Il figlio di Saul” vincitore del David di Donatello nel 2016 per il miglior film dell’Unione Europea.
Il focus dell’edizione di quest’anno è rivolto alla Spagna in musica, il programma opere Prime ha come sotto titolo: “storie e canzoni”, ed ai diritti umani, T.E.H.R. (Tematic Exibition on Human Right) in collaborazione con Amnesty International Italia, ha organizzato una serie di appuntamenti tematici sui diritti umani. Altro punto di attenzione in questa edizione è la produzione cinematografica dei paesi del Nord Europa che in questi anni sta diventando sempre più importante.
Il Rome Indipendent Film Festival nasce nel 2002 e, a partire dalla prima edizione, è diventato un appuntamento seguito con grande interesse dal pubblico ed un punto di riferimento per i filmaker di tutto il mondo. “In questi anni, infatti, il RIFF ha ricevuto opere provenienti dai 5 continenti finendo col rappresentare un attento testimone delle direzioni e delle passioni del cinema indipendente” con un criterio di preferenza che predilige le anteprime nazionali ed internazionali.
I festival sono uno spazio dove si premia la qualità rispetto alle logiche di mercato e dove le opere che non hanno spazio in sala vivono e si presentano al pubblico partecipando a più festival, quasi come la permanenza media in sala di una pellicola; per questo, da qualche anno, i festival fanno “circuito” alleandosi tra loro.