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Pasqua si avvicina e anche quest’anno stiamo facendo incetta di uova bianche da dipingere e da decorare! Come avviene per molte feste anche la Pasqua ha le sue radici in festività precedenti: essa si innesta sulla tradizione delle feste di rinnovamento e di rinascita tipiche della stagione primaverile e affonda le sue radici nelle religioni politeistiche; anche l’usanza di regalare uova – un tempo fresche o sode – in occasione delle festività primaverili è molto antica così come l’abitudine di colorarle.

In Svizzera le uova dipinte sono molto amate e, da un po’ di tempo a questa parte, hanno un loro spazio espositivo nel Museo di Chiblins (http://www.musee-chiblins.ch/) dove sono raccolte le uova decorate che venivano esposte in occasione del Mercato di pasqua di Nyon; questa è una collezione che si è arricchita e si è accresciuta dal 1979 al 2005, anno che ha segnato la fine del Mercato per mancanza di fondi, le uova collezionate dalle organizzatrici del Mercato sono state, quindi, donate al Musée Romand de la Machine Agricole de Gingins che lo scorso anno è tornato ad esporre questa collezione di circa 450 pezzi.

Come spesso accade in questo piccolo Paese dalle tante caratteristiche, convivono molte tradizioni, più o meno antiche, legate alla Pasqua: si va da quelle prettamente cattoliche, come la veglia al Santo Sepolcro o le Pleureuses – come troviamo nel bel sito «Dizionario Storico della Svizzera» (http://www.hls-dhs-dss.ch) – che seguono la processione del Venerdì Santo, alla decorazione delle fontane con fiori e uova colorate, alla caccia alle uova, nascoste dal coniglio pasquale. Il coniglio portatore di uova, oggi tanto famoso, compare nel 1700 quando nasce la famiglia moderna e ne diventa, in qualche modo, l’emblema: lavoratore, amante dei bambini, gentile si afferma nell’immaginario collettivo soppiantando altri animali come la volpe o l’asino, (cui pure era stato affidato questo compito) ed è più o meno nello stesso periodo che nascono le uova di cioccolato – piene! – grazie a Luigi XIV che fu il primo a farle realizzare.

Le uova vuote, «moderne», arriveranno più tardi, grazie ad un inglese, John Cadbury, che nel 1875 creò il primo uovo di pasqua. Oggi se ne trovano in commercio di tutti i tipi sia artigianali che industriali ma ancora adesso le più belle e divertenti restano, a nostro personalissimo parere, quelle vere, da svuotare, dipingere e appendere o da «sodare» in acqua colorata per un’abbondante colazione di Pasqua!
MdP