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«La fotografia è l’arte di non premere il bottone» – Frank Horvat

Si avvia alla conclusione la mostra fotografica sul lavoro di Frank Horvat. L’esposizione, che si svolge nei Musei Reali di Torino, è stata inaugurata a febbraio di quest’anno e si chiuderà il 20 maggio 2018.

Celebre per le sue fotografie di moda scattate dalla metà degli anni ’50 alla fine degli anni ’80 e apparse su note riviste come Vogue e Harper’s Bazaar, Horvat è un fotografo che nel corso della sua lunga carriera ha affrontato svariati temi quali: il reportage sociale e di viaggio, il paesaggio ed i ritratti, il rapporto con l’arte.

Nella mostra “Frank Horvat. Storia di un fotografo”, di cui lo stesso Horvat è curatore, l’autore offre una chiave interpretativa del suo lavoro e, per la prima volta, l’artista presenta accanto alle sue opere, una parte della sua collezione fotografica privata con immagini che tracciano la storia della fotografia mondiale.

Frank Horvat è nato nell’aprile del 1928 ad Abbazia, in Italia (oggi Opatjia, in Croazia), figlio di due medici ha vissuto con la sua famiglia per alcuni anni a Lugano, in Svizzera, dove ha scoperto la fotografia: a quindici anni scambiò la sua collezione di francobolli con la sua prima macchina fotografica, una Retinamat 35mm, iniziando, così, un dialogo con questo mezzo espressivo che dura da settant’anni.

Fotoreporter attento ad una umanità sconosciuta e lontana, fotografo di moda che ama immergere le sue modelle nella realtà quotidiana, fotografo di paesaggi e di arte è stato tra i primi, agli inizi degli anni ’90, a confrontarsi con la fotografia digitale e a sperimentare con Photoshop; come lui stesso afferma: “in circa 70 anni di fotografia, ho avuto il tempo di fotografare molti soggetti differenti, con almeno una dozzina di tecniche differenti”, senza mai abbandonare una ricerca fotografica improntata alla libertà del suo sguardo.

 

Photo: Pixabay.com