In occasione di un incontro con i media, le autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni hanno affrontato i temi delle loro sfide comuni riguardanti le elezioni, la polizia e il numero AVS.
Il 2019 è anno di elezioni. Nella realtà digitale, le elezioni per il rinnovo dei parlamenti di Confederazione e Cantoni, che si terranno nei Cantoni, saranno caratterizzate da fenomeni di elaborazione dei dati in continua evoluzione che si ripercuoteranno anche sul comportamento dei votanti. Con le loro linee guida del 1° dicembre 2018 le autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni intendono contribuire alla libera formazione della volontà e all’espressione fedele del voto, garantite dalla Costituzione federale.
Il documento esorta i partiti politici, nonché i prestatori di servizi e le reti sociali che operano per loro, a rendere riconoscibile e comprensibile l’influenza digitale sulla volontà degli elettori. L’elaborazione dei dati nel contesto politico sottostà a un maggiore livello di protezione di quella che viene effettuata a scopi commerciali. I votanti svizzeri Hanno diritto di sapere se stanno comunicando con delle persone o con delle macchine («social bot»). Non devono neanche essere lasciati all’oscuro delle intelligenze artificiali impiegate e se le informazioni derivanti dai media sociali vengono interpretate e arricchite a scopi politici («social match»).
Il 1° marzo 2019 entrerà in vigore la nuova legge sulla protezione dei dati in ambito Schengen. Questa nuova legge federale e gli analoghi adeguamenti delle legislazioni cantonali sulla protezione dei dati attuano per la Svizzera, nella sua qualità di Stato associato a Schengen, gli adeguamenti del cosiddetto acquis.
Con un adeguamento della legge sull’AVS, attualmente in consultazione, il Consiglio federale si prefigge di consentire, in generale, alle amministrazioni di Confederazione, Cantoni e Comuni, di utilizzare il numero AVS quale identificatore, anche al di fuori del settore delle assicurazioni sociali.
La Giornata internazionale della protezione dei dati si svolge ogni 28 gennaio, dal 2007, su iniziativa del Consiglio d’Europa in tutto il continente e anche oltreoceano. Il suo obiettivo è di aumentare la consapevolezza dei cittadini in merito alla protezione della sfera privata e al diritto all’autodeterminazione in materia di dati personali e di promuovere un cambiamento duraturo delle abitudini di utilizzo delle nuove tecnologie. (Fonte admin.ch)
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