Nel 2018 sono state presentate in Svizzera 15.255 domande d’asilo, si tratta del numero di domande d’asilo più basso dal 2007.
Questo calcolo va ricondotto innanzitutto al continuo calo della migrazione attraverso il Mediterraneo centrale ed al mantenimento dell’accordo concluso tra Unione europea e Turchia.
Anche nel 2018, il principale Paese di provenienza delle persone che hanno chiesto asilo in Svizzera è l’Eritrea. Tuttavia le domande d’asilo di cittadini eritrei rimangono in calo e rispetto al 2017 sono ulteriormente diminuite.
Dopo l’Eritrea vengono la Siria con il 28,6 % in meno rispetto all’anno precedente, l’ Afganistan con un calo del 2,5 % e la Turchia che, invece, vede una crescita del 18,0 %.
Poiché le domande d’asilo presentate hanno registrato un calo, è diminuito anche il numero delle partenze. Nel 2018, 1.613 persone hanno lasciato volontariamente la Svizzera ( 5,6 %). 3266 sono state allontanate verso il loro Paese d’origine o verso un Paese terzo ( 8,6 %) e 1.560 verso uno Stato Dublino (-23,6 %).
Nel dicembre 2016 il Consiglio federale ha deciso di ammettere 2.000 vittime del conflitto siriano; dalla primavera del 2017 a fine dicembre 2018 nel quadro di questo contingente sono arrivate in Svizzera 1594 persone.
Nel quadro di una misura umanitaria urgente, su domanda dell’ACNUR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), sono stati accolti anche 78 rifugiati particolarmente bisognosi di protezione evacuati per la maggior parte dalla Libia.
Nella sua seduta del 30 novembre 2018, il Consiglio federale ha inoltre deciso di continuare la sua partecipazione al programma di reinsediamento dell’ACNUR, proponendo di mantenere il principio dell’accoglienza di rifugiati nel contesto del reinsediamento anche per i prossimi anni.
Nel 2018, la Svizzera ha concluso il suo impegno di prendere in carico fino a 1.500 persone nel quadro del programma di ricollocazione dell’Unione europea, a cui il Paese aveva deciso di partecipare con la decisione del Consiglio federale del 18 settembre 2015. Il programma prevede il trasferimento verso un altro Stato europeo di richiedenti l’asilo già registrati in Grecia o in Italia.
Sulla base degli sviluppi più probabili per il 2019, la SEM (Segreteria di Stato della migrazione) prevede per l’anno corrente 15.500 nuove domande.
Alla luce dei numerosi focolai di crisi e di conflitti in Medio Oriente e in Africa, il potenziale migratorio resta elevato; non si può pertanto escludere un nuovo aumento delle domande d’asilo nel 2019.
“La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) nasce nel 1° gennaio 2015 dalla trasformazione dell’Ufficio federale della migrazione (UFM) che diventa, appunto, SEM mantenendo invariate organizzazione e struttura.
La Segreteria di Stato stabilisce a quali condizioni una persona può immigrare, vivere e lavorare in Svizzera e decide chi può ricevere in Svizzera protezione dalla persecuzione. Insieme ai Cantoni, la Segreteria di Stato organizza l’alloggio dei richiedenti l’asilo e il rimpatrio di chi non necessita di protezione”.
(Fonte: www.sem.admin.ch)
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