Condividi su:

I coralli del Golfo di Aqaba in Arabia Saudita erano al centro di una conferenza internazionale organizzata martedì 18 marzo a Berna sul tema del «dialogo tra la scienza e la diplomazia».

Gli studi pubblicati nel 2017 da ricercatori del Politecnico federale di Losanna (PFL) hanno permesso di scoprire che i coralli del Golfo di Aqaba e del Mar Rosso sono in grado di resistere all’aumento della temperatura dell’acqua come in nessun’altra parte del mondo. Maoz Fine, scienziato dell’Università di Bar e dell’Istituto Interunivesitario di Scienze Marine d’Eilat, spiega che “le particolarità della geografia e della storia recente del Mar Rosso hanno permesso di pre-acclimatare i coralli del Golfo di Aqaba ad una cert tollernza termica”. Questa scoperta potrebbe permettere di ripopolare le scogliere in altre regioni del pianeta colpite in modo più pesante dagli effetti del riscaldamento climatico.

In questo contesto, il PFL ha deciso di creare un centro di ricerca regionale («Transnational Red Sea Center») per permettere agli ambienti scientifici della regione di lavorare insieme.
Nel suo discorso, il consigliere federale Ignazio Cassis ha annunciato il sostegno della Svizzera al progetto del Politecnico federale di Losanna volto a creare un «Centro di ricerca transnazionale del Mar Rosso» e ha spiegato perché il DFAE sostiene progetti che consentono alla scienza e alla politica di dialogare.

La Svizzera, Paese innovatore con un’importante comunità scientifica, ha gli strumenti e la credibilità per svolgere un ruolo di facilitatore e promuovere un dialogo di questo tipo in una regione del mondo caratterizzata da un contesto politico e culturale fragile.

Il capo della diplomazia svizzera ha sottolineato che questo genere di progetti s’inserisce nel contesto nella decisione del Consiglio federale di istituire, con il Cantone e la Città di Ginevra, la fondazione «Geneva Science and Diplomacy Anticipator». L’obiettivo di questa istituzione è di fornire alla comunità internazionale uno strumento innovativo e flessibile che catalizzi il lavoro delle organizzazioni internazionali per affrontare rapidamente le tematiche della diplomazia multilaterale del XXI secolo. Per raccogliere le sfide che derivano da queste evoluzioni, individuare le esigenze in materia di governance e avanzare proposte in quest’ambito sono necessarie collaborazioni innovative che coinvolgano diversi tipi di attori e oltrepassino le frontiere.

Il presidente del PFL Martin Vetterli, anch’egli presente a Berna, ha spiegato l’importanza del progetto nella regione del Mar Rosso. «Per me personalmente non c’è nulla di più stimolante che lavorare per un istituto come il nostro, che anche quest’anno, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, ribadisce chiaramente la sua dedizione al futuro del nostro pianeta», ha sottolineato. (Fonte: admin.ch)

Photo: Pixabay.com