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Dal 25 agosto al 10 novembre 2019, il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta “Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini”: un nuovo allestimento della collezione intorno al monumentale Trittico della Natura del grande maestro. Al centro il mondo alpino da William Turner a quello contemporaneo dell’installazione di This Brunner.

Per tutto il 2019, il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) ha la straordinaria opportunità di ospitare il Trittico della Natura di Giovanni Segantini, esempio eminente di espressione del Sublime che da oltre cent’anni non è più stato esposto al Sud delle Alpi. Per valorizzarne l’eccezionale presenza a Lugano, il museo organizza una nuova mostra della collezione raccogliendo intorno all’opera monumentale del grande maestro, da cui il titolo “Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini”, artisti di spicco, tra gli altri Giacometti, Boccioni, Hodler e Burkhard.

Partendo dalla riflessione sul concetto di ciò che artisticamente si può definire Sublime, l’esposizione traccia un percorso visivo della pittura di paesaggio, intesa come espressione del “Sentimento di montagna”, in Svizzera e all’estero dal XVIII al XXI secolo. Centrale è il dialogo tra il Trittico della Natura di Giovanni Segantini e l’installazione video Die Magische Bergwelt in den Filmen von Daniel Schmid dello svizzero This Brunner, collocati uno di fronte all’altra dando luogo a una mostra nella mostra.

Brunner realizza un’opera coinvolgente con una sequenza di scene tratte da quattro capolavori del regista grigionese Daniel Schmid, restituendo una visione del paesaggio alpino tra idealizzazione, magia e realtà. Il percorso, che si dispiega attorno ai due grandi lavori di Segantini e Brunner, è composto da una sessantina di opere e si apre con un protagonista del romanticismo europeo, William Turner e due illustri interpreti della mitologia alpina, Alexandre Calame e il giovane Ferdinand Hodler, per i quali la maestosità, l’imponenza e il mistero rendono il soggetto della montagna perfettamente coerente con il sentimento di smarrimento e contemplazione ricercato nell’estetica del Sublime. Seguono i lavori di Giovanni Giacometti, di cui è esposta la bella tela “Sera sull’alpe” datata 1908, e Umberto Boccioni, di cui sono esposte un importante nucleo di opere appartenenti alla donazione Chiattone, entrambi vicini all’opera di Segantini.

Nel percorso si incontrano alcuni artisti contemporanei per cui la rapprentazione della montagna diventa ambivalente ed infine sono presenti numerosi dipinti di paesaggio e vita rurale eseguiti da artisti ticinesi, in cui è possibile ritrovare un senso di sublimazione.(Fonte: www.masilugano.ch)

Photo: www.masilugano.ch