Consiglio federale ha firmato il protocollo di emendamento alla convenzione 108 del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati con cui la Svizzera si impegna a rispettare uno standard in materia di protezione dei dati riconosciuto su scala internazionale e contribuisce a rafforzare la tutela dei dati personali negli Stati contraenti. Nella seduta del 30 ottobre 2019, ha stabilito che adotterà entro la fine dell’anno il messaggio sull’approvazione del protocollo destinato al Parlamento.
L’adesione alla nuova versione della convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati riveste grande importanza per la Svizzera sia per quanto riguarda il rispetto della sfera privata sia per il traffico internazionale di dati. La convenzione migliora la protezione di cui beneficiano i cittadini svizzeri i cui dati sono oggetto di trattamento negli Stati contraenti e, semplificando lo scambio di dati tra le Parti, assicura che la trasmissione transfrontaliera di dati rimanga possibile senza ulteriori ostacoli e risulta importante anche in vista dell’imminente valutazione dell’adeguatezza del livello svizzero di protezione dei dati da parte dell’Unione europea (UE): l’adesione alla convenzione ha infatti un peso determinante ai fini della decisione dell’UE. Per tale motivo cresce anche l’interesse da parte degli Stati extraeuropei alla ratifica della convenzione, cosa che in futuro semplificherà lo scambio di dati con questi Paesi.
La convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati, entrata in vigore nel 1985 e ratificata nella sua forma originaria dalla Svizzera il 2 ottobre 1997, è il primo strumento internazionale vincolante nel settore. Negli ultimi anni, gli sviluppi tecnologici e le sfide della digitalizzazione hanno reso necessari alcuni adeguamenti da parte del Consiglio d’Europa.
Il protocollo di emendamento è pronto per la firma dal 10 ottobre 2018 ed è stato ratificato ad oggi da più di 30 Stati. Fonte: admin.ch
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