Volentieri pubblichiamo la dichiarazione della signora Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttrice esecutiva di “ONU Femmes”, (traduzione non ufficiale) in occasione della Giornata Internazionale delle Donne.
Il 2020 è un anno fondamentale per l’uguaglianza di genere. I benefici che un mondo più equo di genere può offrire non sono riservati solo a donne e ragazze: riguardano tutti quelli la cui vita sarà cambiata da un mondo più giusto, che non lascia indietro nessuno. Questo è l’anno che abbiamo chiamato “Génération Égalité”. Sotto l’impulso della società civile, ci stiamo mobilitando per stabilire definitivamente i diritti delle donne e per celebrare i 25 anni dell’attuazione della Programma d’azione di Beijing.
La Génération Égalité affronta questioni che interessano le donne di tutte le generazioni ma si concentra principalmente su giovani donne e ragazze.
Non viviamo ancora in un mondo dove l’uguaglianza di genere è la norma; le donne sono arrabbiate e preoccupate per il futuro che le attende. Non vedono l’ora di vedere accadere un cambiamento. Questa impazienza è profondamente ancorata in loro e cova da anni.
Tuttavia, abbiamo alcuni cambiamenti positivi da festeggiare. Ad esempio, il tasso di mortalità materna è diminuito del 38% dal 2000; 131 Paesi hanno attuato riforme legislative per sostenere la parità di genere e combattere la discriminazione: venticinque anni fa, la discriminazione nei confronti delle donne era ancora sostenuta dalla legislazione in molti paesi.
Oggi, un numero considerevole di paesi – oltre i tre quarti – ha leggi contro la violenza domestica. Le ragazze sono più scolarizzate che mai prima d’ora, con una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini che accedono all’istruzione superiore in tutto il mondo.
Tuttavia, sebbene siano stati compiuti progressi, nessun paese al mondo ha ancora raggiunto la piena parità di genere. (..)
Allo stesso tempo, le ragazze non nascondono la loro delusione per la gestione del nostro pianeta, per l’incessante violenza nei loro confronti ed il lento ritmo dei cambiamenti nei campi essenziali, in particolare nell’istruzione.
Un altro motivo della nostra impazienza è il riconoscimento della mancanza di donne nelle sfere del potere. Tre quarti dei parlamentari del mondo sono uomini. La soluzione adottata per porre rimedio a questa situazione è stabilire quote legalmente vincolanti che garantiscano la rappresentanza delle donne.
Questa è una tendenza auspicabile che vogliamo osservare in ogni settore sia privato che pubblico e in ogni circostanza. (..)
La questione più urgente è comunque legata alla disuguaglianza economica, ancora diffusamente radicata: le donne e le ragazze dedicano tre volte più tempo ed energia di uomini e ragazzi nelle faccende domestiche. Ciò si traduce in uno squilibrio di opportunità per loro in termini di istruzione, accesso al mercato del lavoro e acquisizione di potere ed è quindi un fattore aggravante della povertà. Le giovani donne che crescono da sole hanno il 25% di probabilità in più rispetto agli uomini di vivere in condizioni di povertà estrema. (..)
La soluzione passa attraverso politiche che promuovano una maggiore distribuzione delle responsabilità di assistenza all’infanzia e facilitino il sostegno statale per le famiglie e coloro che lavorano nell’economia informale.
Quindi, nonostante l’impazienza che pervade, non ci arrendiamo e manteniamo la speranza: abbiamo il sostegno crescente di alleati e partner che si battono contro la disparità di genere.
Vediamo un forte desiderio di cambiamento che guida tutte le generazioni e tutti i paesi. Ci concentriamo sulle questioni che ci uniscono e offrono la possibilità di rompere lo status quo. Le lezioni apprese negli ultimi 25 anni stanno aprendo la strada a ciò che deve essere fatto per accelerare l’azione per l’uguaglianza. Una delle risposte è la “Génération Égalité” ed, insieme, siamo questa generazione.
Testo originale francese al link: https://www.unwomen.org/fr/news/stories/2020/2/statement-ed-phumzile-international-womens-day