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Il Consiglio federale nella sua seduta del 16 aprile ha deciso di allentare gradualmente i provvedimenti contro il coronavirus e rende note le fasi dell’allentamento che si protrarranno fino all’inizio di giugno.

Tenuto conto dell’evoluzione epidemiologica e delle raccomandazioni degli esperti, il Consiglio federale allenta dal 27 aprile i provvedimenti per proteggere la popolazione dal nuovo coronavirus. Per garantire la certezza nella pianificazione, rende inoltre note le fasi del processo di allentamento previste fino all’inizio di giugno (link qui).

Il Consiglio federale ha tenuto conto di diversi fattori di rischio. Tra questi figurano l’aumento dei contatti ravvicinati e del flusso di persone, il numero delle persone a rischio interessate e la possibilità di adottare provvedimenti di protezione. Il Consiglio federale ha inoltre valutato l’utilità per l’economia delle singole fasi di allentamento.

Il Consiglio mira a proteggere in via prioritaria la salute della popolazione e in particolare quella delle persone più a rischio. L’allentamento dei provvedimenti sarà accompagnato dall’elaborazione e attuazione di piani di protezione che possono prevedere, a seconda del settore, la raccomandazione o l’obbligo di usare mascherine igieniche con l’obiettivo di contenere il più possibile il danno economico e ridurre dove possibile le limitazioni dei diritti fondamentali. La strategia deve essere attuata in modo unitario su tutto il territorio nazionale tenendo conto dei provvedimenti attuati nei Paesi limitrofi.

Nella prima fase, che inizierà il 27 aprile, il Consiglio federale allenterà i provvedimenti per le strutture che prevedono soltanto un numero limitato di contatti diretti, in cui è possibile attuare in modo semplice i piani di protezione e che non generano un forte flusso di persone.

Gli ospedali potranno nuovamente effettuare tutti gli interventi. Lo stesso vale per gli studi medici, studi di medicina dentaria, di fisioterapia e di massaggi medici ambulatoriali che potranno riprendere la loro normale attività. In questo modo si vogliono evitare anche le conseguenze negative della rinuncia a trattamenti ed esami medici.

Potranno riaprire i parrucchieri, i saloni di massaggio, gli studi di tatuaggio ed i centri estetici, anche i centri commerciali del fai da te e di giardinaggio, i negozi di giardinaggio ed i fiorai. Non saranno più soggetti al divieto di esercizio le strutture aperte al pubblico senza un servizio al cliente, quali gli impianti di autolavaggio self-service. Infine è revocata la limitazione alla stretta cerchia famigliare per le cerimonie funebri.

Il 27 aprile saranno levate le restrizioni dell’offerta nei negozi di generi alimentari, che potranno nuovamente vendere anche gli articoli esposti che non rientrano tra i beni di prima necessità.

In una seconda fase, che scatterà l’11 maggio, è prevista la riapertura delle scuole dell’obbligo, dei negozi e dei mercati. Il Consiglio federale deciderà in merito nella seduta del 29 aprile. L’8 giugno è prevista la ripresa delle attività presenziali nelle scuole medie superiori, professionali e universitarie. A partire da quella data potranno riaprire anche le strutture ricreative e per il tempo libero, quali i musei, le biblioteche, i giardini botanici e zoologici; potrà inoltre essere allentato il divieto di assembramento. I dettagli di questa terza fase saranno stabiliti nella seduta del 27 maggio. Quando potranno nuovamente svolgersi manifestazioni con un grande afflusso di pubblico sarà oggetto di una prossima seduta.

Il passaggio da una fase a quella successiva dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia e sarà avviato soltanto se non si registrerà un forte aumento dei casi di COVID-19. Tra le singole fasi dovrà trascorrere un tempo sufficiente per monitorare gli effetti dell’allentamento dei provvedimenti. I criteri di valutazione sono i nuovi casi d’infezione, il numero di ricoveri in ospedale, il numero di decessi ed il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri.

La graduale ripresa delle attività di determinati fornitori di servizi e imprese deve andare di pari passo con la protezione integrale dei lavoratori particolarmente a rischio. Fonte: admin.ch

photo: pixabay