Proviamo, una di queste notti, ad immedesimarci in un marinaio di qualche secolo fa che, in mezzo al mare, scrutava il cielo notturno per conoscere il trascorrere delle ore.
Con il cielo sereno, non disponendo di alcun orologio, è possibile di notte conoscere l’ora con un’approssimazione di 10/15 minuti. Come è possibile?
Partendo dalla data del giorno, per determinare l’ora locale, è infatti sufficiente osservare l’orientamento in cielo della costellazione dell’Orsa Maggiore rispetto alla Stella Polare.
Osservando la figura si può notare che le ultime due stelle (“ruote del carro”) dell’Orsa Maggiore (DUBHE e MERAK) si trovano sempre allineate con la STELLA POLARE. Questo allineamento è una enorme lancetta “cosmica” che compie in 24 ore un giro completo della volta celeste.
Puntando la stella Polare ed immaginandola come il centro di un grande quadrante di orologio possiamo stabilire l’ora in base all’orientamento di questa “lancetta”.
Facciamo un esempio pratico.
Supponiamo di essere nella notte del 1 Ottobre ed osservare l’ORSA MAGGIORE disposta come nella figura. Come si fa a sapere che ore sono?
PROCEDIMENTO
1) Si stima l’orario indicato dalla “lancetta” Polare-Merak-Dubhe nell’immaginario quadrante (vedi figura):
RISULTATO: 3h e 50m (espresso in ore e minuti);
2) Si calcola il tempo trascorso (in mesi e giorni) tra la data del giorno (1 ottobre) e l’11 MARZO precedente.
Nel nostro esempio sono trascorsi, dall’11 marzo, 6 mesi e 24 giorni.
Si considera 1 ORA per ogni mese trascorso e 2 MINUTI per ogni giorno;
RISULTATO: 6h e 48m
3) Si sommano i risultati del passo 1) e 2)
RISULTATO:
3h 50m + 6h 48m = 9h 98m = 10h 38m;
4) Si moltiplica X 2 il risultato precedente: 10h 38m x 2: RISULTATO: 20h 76m = 21h 16m.
5) Si sottrae quest’ultimo risultato a 24 (o a 48 se il risultato supera 24): 24h – 21h 16m = 02h 44m;
6) Si aggiunge 1 ora in caso di “ora legale”; dato che il 1 ottobre è in vigore l’ora estiva (legale), l’orario sarà 02:44 +1 = 03:44.
SONO DUNQUE LE 03:44 (CIRCA) del MATTINO!
La precisione dell’orario dipenderà dall’accuratezza della lettura dell’ora con le stelle (punto 1) e dalla precisione dei calcoli. Dopo un po’ di pratica non si dovrebbe superare il quarto d’ora di errore.
Fonte: Cieli sereni -PG