Condividi su:

Con effetto dal 31 agosto 2020, i viaggiatori provenienti da Stati a rischio non possono più entrare in Svizzera con voli che transitano per Stati non a rischio. Viceversa, i viaggiatori provenienti da Stati non a rischio possono entrare in Svizzera anche se devono cambiare volo in un aeroporto di uno Stato a rischio, a condizione che non lascino la zona di transito di tale aeroporto.

I cittadini svizzeri e quelli di uno Stato dell’UE/AELS possono entrare in Svizzera in provenienza da tutti i Paesi del mondo malgrado il coronavirus. A seconda del Paese in cui hanno soggiornato, all’entrata in Svizzera sottostanno però eventualmente alle prescrizioni di quarantena dell’Ufficio federale della sanità (UFSP).

Per chi viaggia all’interno dello spazio Schengen ed in provenienza dagli Stati dell’UE non vige più alcuna restrizione d’entrata.

La maggior parte degli Stati esterni allo spazio Schengen figura per contro tuttora nell’elenco dei Paesi a rischio. Fino a nuovo ordine, l’entrata in Svizzera in provenienza da questi Stati rimane in linea di principio vietata.

Finora, per i viaggiatori provenienti da Stati a rischio era determinante il Paese dal quale era partito il volo che li portava direttamente in Svizzera. I voli di coincidenza precedenti erano irrilevanti. Transitando per il Canada, un cittadino di uno Stato terzo proveniente ad esempio da un Paese a rischio come gli Stati Uniti poteva entrare in Svizzera, nel rispetto delle prescrizioni di quarantena, in quanto lo Stato terzo Canada figurava (e figura tuttora) come Paese non a rischio nell’elenco dell’ordinanza 3 COVID-19.

I viaggiatori che provenivano direttamente da Washington o Chicago non potevano per contro entrare in Svizzera in quanto gli USA erano (e sono) un Paese a rischio.

Ora è invece determinante il Paese dal quale i viaggiatori che intendono entrare in Svizzera sono partiti inizialmente.

Questa misura mira a impedire che le restrizioni d’entrata siano eluse scegliendo un volo che transita per un Paese non a rischio.

Il medesimo principio è applicato anche nel caso contrario: i viaggiatori provenienti da Stati terzi che figurano come Paese non a rischio nell’elenco dell’ordinanza 3 COVID-19 possono entrare in Svizzera anche se a causa della mancanza di voli diretti devono transitare per un Paese a rischio. Ciò a condizione che non escano dalla zona di transito internazionale dell’aeroporto in cui prendono la coincidenza, ossia che non entrino nel Paese a rischio.

Fonte: admin.ch
photo: pixabay