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Capita spesso di leggere la notizia del varo di qualche grossa nave da crociera ma raramente, viene descritta l’antica “cerimonia della moneta” che spesso precede l’evento.
È una tradizione meno nota rispetto a quella della bottiglia di spumante (una volta di vino.. ) che si fa infrangere sul nuovo scafo, sia esso di una piccola imbarcazione sia di una grande unità.

IN COSA CONSISTE?

Come per le importanti costruzioni edili, dove si pone la “prima pietra” con una cerimonia ufficiale, anche sulle navi si compie un particolare gesto all’inizio dei lavori.
Quando le navi erano costruite in legno si infilava una moneta tra lo scafo e la chiglia, proprio nel momento in cui avveniva la prima posa di quest’ultima. Queste monete a volte venivano trafugate e, per evitare questa eventualità, in tempi più recenti si cominciò a saldarle su parti metalliche.

Nei velieri la moneta era posta alla base dell’albero di maestra al momento del suo fissaggio nella scassa (chiamato “Mast Stepping”) così da renderla irraggiungibile, se non in caso di demolizione della nave.

Ancora oggi in qualche cantiere si usa augurare buona fortuna infilando in qualche posto nascosto (sotto l’albero del radar o sotto l’ultimo ponte) una moneta dell’anno in corso che ricordi per sempre, in maniera celata, l’epoca del varo della nave o dell’imbarcazione.

Chi si occupa di archeologia marina e recupero di relitti sul fondo del mare, sa che il ritrovamento di tali monete spesso ha fornito informazioni utili sull’età dei resti recuperati.

Fonte: Cieli sereni – PG