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Alcune parti del nostro corpo (piedi, braccia, ecc..) possono servire per eseguire approssimativamente delle misure.
Per esempio possiamo utilizzare la mano per misurare degli angoli tra due oggetti oppure tra due stelle sulla volta celeste.

Distendendo bene (importante!) il braccio ad altezza d’occhio verso l’oggetto e tenendo le dita della mano ben allargate si può misurare un angolo di circa 20°, se, invece, si allarga solo il pollice tenendo le altre dita ben unite, l’angolo sarà di circa 15°.

La mano, con le dita tutte accostate, misura un angolo approssimativo di circa 10°.
La distanza fra le nocche dell’indice e del mignolo del pugno chiuso equivale a circa 8° mentre tra la nocca dell’ indice e del medio intercorrono 3°.
Per misure ancora più piccole si può utilizzare lo spessore del pollice che equivale a circa 2° e quello dell’indice corrispondente a 1°.

La nostra mano, insomma, contiene un vero set per le misure angolari!

Proviamo ora ad applicarlo a qualche oggetto celeste noto.
Per esempio la Luna, quando è piena, occupa nel cielo lo spazio corrispondente a circa la metà dello spessore di un dito indice: il suo diametro appare, quindi, di circa 0,5°(mezzo grado);

CURIOSITÀ
La nostra mano può servire, per esempio, a determinare l’altezza del Sole rispetto all’orizzonte marino e calcolare, approssimativamente, quanto tempo manca al tramonto. (Vedi figura)

Fonte: Cieli sereni – PG