Il 26 ottobre 2023 a Bruxelles si è tenuto il ventiseiesimo incontro del Comitato misto Svizzera Unione Europea (UE) per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC).
Durante gli scambi, Svizzera e Unione Europea (UE) hanno rilevato che l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) funziona fondamentalmente bene, ed in questo contesto hanno evidenziato gli sviluppi più importanti degli ultimi dodici mesi.
La Svizzera ha sottolineato la penuria di manodopera e di personale specializzato con la quale si trova a dover fare i conti in questo momento storico. Il problema si manifesta, da un lato, per via degli sviluppi congiunturali positivi e della forte ripresa economica post pandemia, ma dall’altro anche a causa dell’evoluzione demografica. Come conseguenza, lo scorso anno l’assunzione di manodopera proveniente dall’UE ha fatto registrare un netto incremento. Da allora in Svizzera il dibattito sulla migrazione è tornato ad accendersi in un contesto in cui l’immigrazione è generalmente più elevata.
Nel novembre 2022 il Consiglio federale aveva deciso di attivare la clausola di salvaguardia nei confronti della Croazia. In virtù di tale clausola a partire dal 1° gennaio 2023 sono stati reintrodotti, in un primo momento fino a fine 2023, contingenti massimi per i permessi di soggiorno di breve durata (permesso L UE/AELS) e per i permessi di dimora (permesso B UE/AELS) per i cittadini croati che a decorrere da quella data intendono iniziare un’attività lucrativa indipendente o dipendente in Svizzera.
Svizzera e UE hanno dialogato anche in merito ad altre questioni concrete legate all’applicazione dell’ALC in Svizzera e negli Stati membri dell’UE. La delegazione elvetica ha fatto notare che in alcuni Stati membri dell’UE i cittadini svizzeri devono sottostare a legislazioni che, dal punto di vista della Svizzera, non sono compatibili con l’ALC. La Commissione europea pertanto è stata esortata a trovare soluzioni adeguate con gli Stati membri in questione, allo scopo di garantire che anche i cittadini svizzeri che vi risiedono possano beneficiare appieno dei diritti sanciti nell’accordo.
Il Comitato misto Svizzera UE si riunisce di norma una volta l’anno per fare il punto sull’attuazione dell’ALC. Quest’anno la seduta del Comitato misto è stata presieduta dalla Commissione europea e si è svolta a Bruxelles.
La delegazione svizzera era guidata dalla vicedirettrice della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), Regula Mader, e la delegazione dell’UE dal Segretario generale della Commissione europea, Nicolas von Lingen, caposezione per i Paesi SEE, Svizzera, Andorra, Monaco e San Marino.
fonte:Segreteria di Stato della migrazione
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