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Volentieri rilanciamo la notizia apparsa su Caffé Dunant n. 634 del 29 dicembre 2023 che diffondeva il Comunicato stampa del 21 dicembre 2023, dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa “Sudan: ricerca disperata dei propri cari tra le centinaia di migliaia di persone in fuga da Wad Madani”. Traduzione non ufficiale di M.Grazia Baccolo.

Centinaia di migliaia di persone hanno lasciato Wad Madani, la capitale dello stato di Al Jazeera, da quando venerdì scorso sono scoppiati i combattimenti. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) lancia un appello urgente alle parti in conflitto affinché assicurino la protezione di tutti i civili e garantiscano un passaggio sicuro a coloro i quali cercano di mettersi in salvo.

“Temiamo che Wad Madani, precedentemente considerato un rifugio per le persone in fuga dall’estrema violenza di Khartoum, si trasformi in una nuova trappola mortale”, ha affermato Pierre Dorbes, capo della delegazione del CICR in Sudan. “Abbiamo visto i residenti in preda al panico fuggire in mezzo al rumore assordante delle esplosioni, degli ingorghi e del caos. Ogni volta che ciò accade, le famiglie vengono separate e le persone vulnerabili, come gli anziani e le persone con disabilità, vengono abbandonate a se stesse”.

Wad Madani è diventato un rifugio per molti residenti di Khartoum (da cui dista 136 km a sud-est NdT) dopo che le intense ostilità nelle aree urbane densamente popolate hanno distrutto gran parte della capitale e tagliato interi quartieri dai servizi essenziali.

Venerdì (18 dicembre NdT) il CICR ha trasferito temporaneamente il suo personale da Wad Madani. L’istituzione continua il dialogo con le parti e lancia un appello urgente per l’accesso vitale a tutte le aree colpite dai combattimenti, poiché i bisogni umanitari continuano ad aumentare.

Otto mesi dopo l’inizio del conflitto, quasi sei milioni di sudanesi si sono ritrovati sradicati, il numero più alto nella storia del Paese. Sopravvissuta alla violenza armata, la popolazione sopravvive in condizioni spaventose, privata dell’accesso a beni di prima necessità come cibo e acqua e immersa permanentemente in un clima di paura e incertezza. Molti civili sudanesi sono stati ripetutamente sfollati, mentre altri si ritrovano intrappolati in luoghi pericolosi dai quali non possono fuggire.

In queste circostanze estreme, negli ultimi tre mesi, il CICR e la Mezzaluna Rossa sudanese hanno reso possibile quasi 9.500 telefonate per persone che hanno perso i contatti con i loro cari. Il CICR ha inoltre distribuito denaro a più di 22.000 sfollati a Gedaref, ad Al-Jazeera e nel Darfur occidentale.

Tra ottobre e dicembre 2023, il CICR:
• ha agevolato il rilascio di 64 detenuti a Khartoum e di 274 detenuti in Darfur, tra cui 64 minori;
• ha formato 44 volontari della Mezzaluna Rossa sudanese ad Al-Jeneina e Zalingei su come comportarsi con le persone decedute;
• ha sensibilizzato più di 2.380 persone armate sui principi del diritto internazionale umanitario;
• ha fornito attrezzature chirurgiche e altri articoli medici a quattro ospedali negli stati di Kassala, Al Jazeera, Port Sudan e Khartoum;
• ha inviato ad Al Jeneina un’équipe chirurgica composta da un chirurgo, un anestesista, due infermieri e un responsabile del programma ospedaliero. L’équipe ha effettuato 232 interventi chirurgici;
• cucine comunitarie organizzate che servono due pasti caldi al giorno a circa 5.640 sfollati;
• fornito 6.000 kg di cloro e distribuito 420.000 compresse per purificare l’acqua a Khartoum, Gedaref e Wad Madani;
• ha sostenuto la campagna di sensibilizzazione sul colera della Mezzaluna Rossa Sudanese nelle città di Gedarf, Wad Madani, Nyala, Al-Geneina, Damazin e Al-Fashir.

Fonte originale francese al link: Soudan: à la recherche désespérée de leurs proches parmi les centaines de milliers de personnes qui fuient Wad Madani | www.cicr.org (icrc.org)