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Oggi, 3 maggio 2024 la presidente della Confederazione Viola Amherd ha incontrato a Roma il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Le discussioni si sono concentrate sui buoni rapporti di vicinato tra la Svizzera e l’Italia, sui negoziati in corso tra la Svizzera e l’Unione europea (UE), sulla situazione della sicurezza in Europa e su temi globali.

Entrambe le parti hanno riconosciuto l’importanza degli scambi politici, economici e culturali tra i due Paesi. 335 000 cittadini italiani vivono in Svizzera e 52 000 cittadini svizzeri vivono in Italia. Il valore degli scambi commerciali tra i due Paesi ammonta a un miliardo di euro alla settimana e le regioni di confine stanno diventando spazi di vita comuni.

Durante l’incontro di oggi si è parlato soprattutto della collaborazione nell’ambito della politica dei trasporti e migratoria. Entrambe le parti puntano a potenziare il trasporto ferroviario di persone e merci ed a trasferire quindi, più traffico su rotaia. Anche il risanamento urgente della galleria stradale del Gran San Bernardo è stato oggetto di discussione.

Per quel che concerne la politica migratoria, ci si è concentrati sulle sfide e sulle possibili soluzioni a livello europeo, nonché sugli obblighi degli Stati nel quadro del regolamento di Dublino e sugli accordi bilaterali negoziati per l’attuazione del secondo contributo della Svizzera ad alcuni Stati membri dell’UE. Il contributo è un elemento della politica europea della Svizzera con cui, tra le altre cose, si vuole rafforzare la gestione europea della migrazione. In Italia il contributo è utilizzato per potenziare l’accoglienza dei richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati.

In merito alla politica europea la presidente della Confederazione ha illustrato i negoziati attualmente in corso con l’UE volti a stabilizzare ed a sviluppare ulteriormente le strette relazioni in modo tale che sia la Svizzera sia l’UE e i suoi Stati membri possano trarne benefici. Si è anche discusso del Consiglio d’Europa, istituito il 5 maggio di 75 anni fa e di cui l’Italia è uno dei membri fondatori. La Svizzera ha aderito a quest’organizzazione, che s’impegna per la democrazia, i diritti politici e lo stato di diritto in Europa, nel 1963. Al centro dei colloqui anche le sfide per il continente, in particolare la guerra in Ucraina. La presidente della Confederazione ha informato i suoi interlocutori in merito alle prossime tappe dei preparativi in vista della Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina e ha esteso l’invito alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.

In cambio la parte italiana ha fornito informazioni sugli obiettivi della propria presidenza del G7. Sono quindi stati affrontati altri temi internazionali come le prospettive e le opportunità offerte dalle relazioni con i Paesi africani e la situazione nel Vicino Oriente

Visita presso la Santa Sede e la Guardia Svizzera
Nel fine settimana e nella giornata di lunedì la presidente della Confederazione visiterà la Santa Sede. In Vaticano sono in programma colloqui con Papa Francesco e con il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin nonché la partecipazione al Giuramento delle nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia che, per tradizione, si tiene il 6 maggio anche in ricordo dei 147 soldati caduti durante il Sacco di Roma nel 1527.

Martedì 7 maggio è previsto sempre a Roma un incontro con il ministro della difesa italiano Guido Crosetto.

Fonte: Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
foto: @svizzeri.ch