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54esima edizione di Santarcangelo Festival: gli artisti e le artiste invitate cercano nuove forme di coesistenza, in cui i corpi – nella loro diversità e individualità – possano funzionare insieme. Al centro del nostro interesse c’è la ritualità dell’incontro, del coesistere nello stesso spazio e nello stesso tempo. Un ritualità ampia che abbraccia prospettive culturali molto diverse che cerca di rispondere ad una serie di domande tra cui: cosa significa essere insieme in un mondo sempre più diviso? Riti funebri, rave, pratiche decoloniali, in ognuna di queste prassi compaiono corpi che, nell’atto performativo, creano uno spazio comune.

Quattro spettacoli svizzeri (con repliche) saranno ospiti dell’edizione 2024 del Santarcangelo Festival. Una donna e un uomo congelati nella rappresentazione di una relazione romantica portata allo sfinimento saranno i protagonisti del “Pas de deux” di Anna-Marija Adomaityte, a Vilnius, Lituania, vive e lavora a Ginevra, Svizzera, mentre “Gimme a break!!!” di Baptiste Cazaux lancia un appello a fare una sosta nello scorrere frenetico della vita quotidiana. Con “zona de derrama”, Catol Teixeira, performer e coreografo, nato a Porto Alegre e stabilitosi a Ginevra (Svizzera), metterà in scena una danza per festeggiare il momento in cui una frontiera può essere oltrepassata. !Il mio filippino” di Liryc Dela Cruz, artista e regista di Mindanao (Filippine) e di Roma (Italia), riflette sulla costruzione delle identità all’interno delle società occidentali basate su stereotipi e strutture razziali. In “Vanitas”, partendo da una riflessione sulla vanitas come genere pittorico, Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini e Roberta Racis, coreografi e danzatori, declinano nel contemporaneo l’iconografia della vanità in relazione al macro tema della crisi del nostro tempo.

Santarcangelo Festival dal 5 luglio 2024 a Santarcangelo di Romagna, Rimini, Emilia Romagna