Tanja Hüberli e Nina Brunner bronzo nel beach volley donne!
La Svizzera festeggia l’ottava medaglia olimpica nell’incantevole Eiffel Tower Stadium Campo di Marte di Parigi. In questo luogo magico, tra l’incredibile facciata dell’École Militaire a sud e la strepitosa vista della Torre Eiffel sulle sponde della Senna, è stato allestito l’impianto temporaneo per le gare di beach volley e di calcio per non vedenti e ipovedenti. E in questa cornice icona della Ville Lumière, la coppia rossocrociata formata dalla zurighese Tanja Hüberli e dalla zughese Nina Brunner si è messa al collo la medaglia di bronzo nel beach volley femminile, dopo aver sconfitto la coppia australiana Mariafe Artacho del Solar e Taliqua Clancy.
Il beach volley è una variazione della pallavolo, giocata sulla sabbia per la prima volta nel 1920 a Santa Monica, in California, Stato che ospitò anche il primo torneo nazionale nel 1947. Nel 1987, la Federazione internazionale di pallavolo (FIVB) organizzò il primo evento mondiale, mentre per il debutto come esibizione olimpica sperimentale bisogna attendere i Giochi di Barcellona 1992 e quelli di Atlanta 1996 per il riconoscimento ufficiale. Due squadre composte da due giocatori ciascuna si sfidano su un campo di sabbia lungo 16 metri e largo 8 metri diviso da una rete. Il campo è leggermente più piccolo di un regolare campo di pallavolo ma l’altezza della rete è la stessa dei campi al chiuso: 2,24 metri per le donne e 2,43 metri per gli uomini.
La prima coppia a vincere due set vince la partita. I primi due set si giocano fino a 21 punti, il terzo set, se necessario, fino a 15 punti. Le coppie che si sfidano hanno molto più campo da coprire rispetto alla pallavolo: è necessario avere dei riflessi molto veloci e non farsi condizionare dalle condizioni atmosferiche. Le partite di beach volley si giocano infatti all’aperto dove vento, sole, pioggia hanno un ovvio impatto e richiedono ai praticanti versatilità e spirito di adattamento.
Tanja Hüberli e Nina Brunner si sono imposte sulla coppia australiana con il punteggio di 21:17 e 21:15. Le rossocrociate sono una coppia molto forte: per due volte campionesse d’Europa, none alle scorse Olimpiadi di Tokyo, in questa edizione parigina erano giunte alla semifinale persa contro le canadesi Melissa Humana-Paredes/Brandie Wilkerson, dopo aver eliminato le avversarie di turno senza perdere un set.
La sconfitta con le nordamericane, con un match point a proprio vantaggio non concretizzatosi, non ha avuto conseguenze nella partita per il bronzo. Con questo successo, Hüberli e Brunner hanno regalato alla Svizzera la terza medaglia olimpica nel beach volley.
Marco Arpino e Giulia Arpino