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In occasione di una cerimonia virtuale tenutasi il 15 novembre 2024, il Consigliere federale Guy Parmelin ed i suoi omologhi di Costa Rica, Islanda e Nuova Zelanda hanno firmato l’Accordo sul cambiamento climatico, il commercio e la sostenibilità (ACCTS).

Grazie alla firma dell’ACCTS, Costa Rica, Islanda, Nuova Zelanda e Svizzera sottoscrivono per la prima volta un accordo commerciale giuridicamente vincolante focalizzato su obiettivi di politica ambientale. Le disposizioni concordate si basano su strumenti di politica commerciale per sostenere la transizione verso economie sostenibili, a basse emissioni e resilienti al cambiamento climatico. L’Accordo si basa sul diritto commerciale internazionale dell’OMC, sviluppandolo ulteriormente. Svolge un ruolo pionieristico ed è destinato a evolvere con l’adesione di nuove parti contraenti.

La liberalizzazione concordata con l’ACCTS e la maggiore certezza del diritto che ne deriva rafforzano le catene del valore internazionali di beni e servizi ambientali e tutti i settori svizzeri ad essi correlati. L’Accordo, che contiene un elenco verosimile e basato su dati ecologici di oltre 300 beni ambientali e di oltre 100 servizi ambientali e legati all’ambiente, impegna le parti a eliminare i relativi dazi e altri ostacoli tariffari. Sulla base della clausola della nazione più favorita, beneficiano della liberalizzazione le importazioni da tutti i membri dell’OMC.

L’ACCTS è il primo accordo internazionale a contenere una definizione dei sussidi dannosi per le energie fossili. Sono di conseguenza vietati i sussidi per il carbone o per la produzione di petrolio e gas. L’introduzione di nuovi sussidi a favore delle energie fossili è di per sé vietata, e le misure già esistenti e autorizzate non possono essere ampliate.

Con 13 linee guida non vincolanti, l’Accordo sostiene tutte le parti interessate che sviluppano o utilizzano volontariamente etichette ecologiche in modo da evitare la divulgazione di false informazioni nonché l’insorgere di inutili barriere commerciali e di costi d’implementazione non necessari. Le etichette ecologiche aiutano da un lato i consumatori a distinguere meglio i prodotti in base alle prestazioni ambientali, e dall’altro i produttori a mettere in risalto il valore aggiunto ecologico degli articoli che immettono sul mercato.

L’Accordo è sottoposto all’approvazione del Parlamento e dovrebbe entrare in vigore in Svizzera all’inizio del 2026.

Fonte: Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca
foto: pixbay