L’Istituto svizzero di Roma presenta l’installazione audiovisiva multicanale Tany fivelomana – between land and forest (titolo provvisorio) di Antsa Arimalala e Alexandra Baumgartner.
Il 28 febbraio 2025, alle ore 18.00, in Via Liguria 20, presentazione dell’installazione audiovisiva multicanale work in progress Tany fivelomana – between land and forest (titolo provvisorio) dei Fellows Antsa Arimalala e Alexandra Baumgartner, che hanno partecipato alla residenza artistica e scientifica On Forests.
Per questa residenza l’Istituto Svizzero collabora per la prima volta con la Wyss Academy for Nature dell’Università di Berna sul tema “Il vero valore delle foreste” sulla base dell’iniziativa “Dialogues with Purpose (WAD)”. Questa residenza ha permesso ai due artisti di partecipare a discussioni a livello globale su biodiversità, cambiamento climatico e uso del territorio.
L’installazione audiovisiva multicanale invita gli spettatori in uno spazio formato da immaginari e testimonianze raccolti in Madagascar e Svizzera, due luoghi legati dalla conservazione della biodiversità globale. Attraverso la stratificazione delle prospettive, questo work in progress esplora come gli interventi sul territorio danno origine a realtà frammentate. Sentire e non sentire voci, vedere e non vedere la foresta: un sito prende forma attraverso le tensioni tra cura e controllo, presenza e cancellazione. Avvicinandosi alla “terra” come tany fivelomana – “terra per la vita” – nel senso di sostenere la continuità e la crescita, la “foresta” si espande.
Antsa Arimalala (1992), conosciuta anche come Encoder Experiment, è un’artista unica sulla scena musicale contemporanea malgascia, che compone ed esegue musica elettronica utilizzando il software creativo Ableton Live. Suona Synthwave, un genere musicale e artistico ispirato alla cultura occidentale degli anni ’80. Encoder Experiment esplora anche i suoni del Madagascar, compresi i suoni provenienti dalle comunità locali, per progetti sperimentali.
Alexandra Baumgartner (1991) è un’artista con sede a Biel/Bienne. Utilizza varie forme di narrazione basandosi sulla fotografia come strumento chiave all’interno della sua pratica guidata dalla ricerca. I suoi ultimi lavori si espandono su suono, giardinaggio, scultura, passeggiate pubbliche e cibo in risposta a un mondo sfaccettato di intra-azioni tra piante e esseri umani.