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Durante la seduta del 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha adottato il proprio parere relativo al rapporto della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) in merito alla proroga della moratoria sull’ingegneria genetica. Il Consiglio federale raccomanda una proroga di cinque anni, ossia fino al 31 dicembre 2030, anziché di solo due anni come proposto dalla CSEC-N.

Unitamente all’ultima proroga della moratoria sull’ingegneria genetica, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare una regolamentazione basata sui rischi per l’autorizzazione di piante ottenute da nuove tecnologie di selezione. La nuova regolamentazione dovrebbe entrare in vigore entro il 31 dicembre 2025, ossia prima della scadenza dell’attuale moratoria. Il 4 settembre 2024 il Consiglio federale ha comunicato alle commissioni della scienza, dell’educazione e della cultura (CSEC) competenti la propria intenzione di attuare il mandato per mezzo di una nuova legge e di presentare il relativo messaggio nel primo trimestre del 2026. Per scongiurare il pericolo di una lacuna giuridica, la CSEC-N ha adottato l’iniziativa parlamentare 24.443 «Proroga dell’attuale moratoria sull’ingegneria genetica», la quale prevede che la moratoria venga prorogata di altri due anni a partire dalla fine del 2025.

Il Consiglio federale sostiene in linea di massima la proroga della moratoria richiesta dall’iniziativa parlamentare. Ritiene tuttavia che, se la proroga dovesse essere di due anni, il tempo a disposizione potrebbe non essere sufficiente per discutere il disegno di una nuova legge in Parlamento e approvarlo prima della fine del 2027. Il Consiglio federale propone quindi di prorogare la moratoria di cinque anni, ossia fino al 31 dicembre 2030.
Contenuto della moratoria:

Secondo la moratoria sull’ingegneria genetica non possono essere rilasciate autorizzazioni per la messa in commercio, per fini agricoli, orticoli o forestali, di piante e parti di piante geneticamente modificate, di sementi geneticamente modificate e di altro materiale vegetale di moltiplicazione geneticamente modificato, nonché di animali geneticamente modificati. In Svizzera tali organismi geneticamente modificati possono essere autorizzati solo a scopi di ricerca. Il contenuto della moratoria è invariato da quando, nel 2005, è stata adottata l’iniziativa popolare «per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche».

Fonte: Il Consiglio federale
foto: pixabay