Condividi su:

Inaugurati in Uzbekistan i primi reparti di maternità ammodernati nell’ambito di un progetto finanziato con gli averi di Gulnara Karimova, politica, cantante e stilista uzbeka, definitivamente confiscati in Svizzera e restituiti a beneficio della popolazione uzbeka. Questo progetto da 43,5 milioni di dollari realizzato dall’ONU punta a ridurre la mortalità materna e infantile rafforzando le capacità delle strutture sanitarie e migliorando i controlli e le cure alle donne in gravidanza, alle giovani madri e ai neonati.

I primi reparti di maternità, inaugurati il 24 aprile 2025, sono stati dotati di attrezzature moderne tra marzo e aprile di quest’anno. Uno di questi reparti, interamente ristrutturato, si trova ad Almalyk, una città situata a circa 60 km dalla capitale Tashkent.

Il progetto prevede l’acquisto di attrezzature mediche moderne (incubatrici, elettrocardiografi, pompe di infusione, respiratori ecc.), il rinnovo delle infrastrutture esistenti, il rafforzamento delle competenze del personale medico e campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo è ridurre i rischi legati alla gravidanza e al parto offrendo a donne e bambini un accesso a cure di qualità. Questo progetto rientra nell’ambito dell’accordo firmato il 16 agosto 2022 tra la Svizzera e l’Uzbekistan per la restituzione degli averi provenienti da atti di corruzione e confiscati definitivamente nell’ambito dei procedimenti penali in Svizzera relativi a Gulnara Karimova, figlia dell’ex presidente uzbeko Islam Karimov.

Finora, il denaro definitivamente confiscato o in corso di restituzione ammonta a 313 milioni di dollari, amministrati dall’«Uzbekistan Vision 2030 Fund». Questo fondo fiduciario dell’ONU garantisce una gestione trasparente ed efficiente degli averi restituiti, che vengono destinati a progetti di pubblica utilità a favore della popolazione dell’Uzbekistan, tra cui quello inaugurato oggi sulla modernizzazione dei reparti di maternità. All’interno degli organi strategici del fondo vi sono sia rappresentanti della Svizzera che rappresentanti dell’Uzbekistan. La società civile uzbeka è strettamente coinvolta nel dibattito sulle priorità del fondo e sul monitoraggio dei progetti.

La Svizzera è attiva nella lotta alla corruzione. In quanto piazza finanziaria internazionale, ha sviluppato una prassi di recupero di averi («asset recovery») che consente, a determinate condizioni, di bloccare e confiscare beni di provenienza illecita appartenenti a persone politicamente esposte all’estero (PPE) per poi restituirli alla popolazione del Paese d’origine.

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri

foto: pixabay