foto (c) svizzeri.ch 2017
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Nel quadro del servizio di promovimento della pace il Consiglio federale ha autorizzato l’impiego di massimo due militari svizzeri non armati per la missione d’appoggio dell’ONU in Libia nell’ambito dello sminamento a scopo umanitario.

Il DDPS è stato autorizzato a sostenere la missione d’appoggio dell’ONU in Libia con due militari, limitazione di impiego in Tunisia ed un massimo di durata di due anni.

Il mandato della missione d’appoggio in Libia istituita nel 2011 su richiesta delle autorità libiche ha i seguenti obiettivi: garantire la transizione democratica, promuovere lo Stato di diritto, proteggere i diritti dell’uomo, controllare le armi non immagazzinate in modo sicuro e il relativo materiale nonché promuovere la buona gestione degli affari pubblici.

In seguito ai combattimenti in Libia, parti consistenti del territorio sono contaminate da mine, proiettili inesplosi, munizioni non immagazzinate in modo sicuro ecc. Sebbene la situazione in materia di sicurezza sul posto non consenta la presenza delle Nazioni Unite, l’ONU sta svolgendo lavori preparatori. Si procede in particolare all’acquisizione ed al trattamento di informazioni e dati. In questo contesto l’ONU ha invitato la Svizzera a mettere a disposizione specialisti nel settore della gestione delle informazioni, che dovranno essere impiegati nella realizzazione dei relativi sistemi in Tunisia.

La stabilizzazione della Libia è nell’interesse nazionale di politica estera e di sicurezza. Il Consiglio federale accoglie quindi favorevolmente un impiego adeguato nel quadro del promovimento militare della pace.

Il sostegno in termini di personale da parte dei militari svizzeri consentirà all’ONU di ottimizzare l’impiego della banca dati utilizzata e di formare i collaboratori locali, affinché i dati disponibili e quelli che saranno acquisiti possano essere analizzati e associati. In questo modo sarà possibile pianificare con maggiore precisione e priorizzare le attività di sminamento che inizieranno dopo il ritorno in Libia.