L’economista francese è stato ospite, il 6 ottobre scorso, dell’associazione Kiwanis nel convegno tenutosi presso il Centro Congressi Ville Ponti di Varese per parlare della sua teoria: “La felicità che non ti aspetti”.
L’incontro, partendo dal filmato “Bhutan, Felicità Interna Lorda”, ha proposto a studenti, operatori economici del territorio, rappresentati delle istituzioni, delle riflessioni sul tema della felicità declinata nei suoi innumerevoli aspetti culturali, sociali, ambientali, relazionali ed economici. Nel filmato, in lingua italiana grazie al doppiaggio realizzato dalla Televisione Svizzera del Canton Ticino, si documentano le iniziative volte a privilegiare la ricerca della felicità della popolazione rispetto ad altri obiettivi.
“Abbiamo sostituito la felicità col Prodotto Interno Lordo, pensiamo che più si è ricchi e più si è contenti. Ma oggi sappiamo che non è così, che non esiste un indice della felicità.
In Bhutan, piccolo stato himalayano dell’Asia, sono molto più felici che in Danimarca, perché quando esce il sole cantano, ballano e fanno l’amore. Noi siamo troppo occupati dai nostri cellulari e dai nostri televisori per farlo, siamo infettati da un’ansia di prestazione il cui risultato è una condanna alla frustrazione.”
Serge Latouche, economista, filosofo e docente universitario, ha realizzato un’analisi critica dell’economia occidentale, oramai destinata al collasso, ed ha elaborato una prospettiva economica che propone un’inversione di tendenza rispetto ai modelli vigenti, nominata “decrescita”.
Latouche dichiara di essere un “obiettore di crescita”, opponendosi alla “religione imperante della crescita”, ad una cultura che ci costringe a ricercare, in modo irrazionale, uno sviluppo economico continuo e fine a se stesso.
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