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L’animale dell’anno 2018 è l’ermellino, un mustelide il cui habitat naturale è danneggiato dalle attività umane e per questo la sua popolazione è in calo.

L’ermellino è un piccolo carnivoro diffuso dal fondovalle fino ai 3000 metri di quota, in Svizzera si nutre soprattutto di arvicole e si è specializzato nella loro caccia; vive in paesaggi aperti ricchi di piccole strutture interconnesse che offrono molti nascondigli, territori di caccia e assi di migrazione. Nei luoghi aperti va a caccia mentre partorisce i piccoli al riparo, dentro mucchi di pietre o cataste di legna.

Negli ambienti in cui scompaiono i paesaggi strutturati scompare anche l’ermellino e il suo valido contributo alla gestione dei roditori.

In Svizzera l’ermellino non è classificato come minacciato ma è comunque protetto dalla legge; l’associazione Pro Natura chiede alla politica ed alle autorità locali degli interventi a favore di paesaggi rurali interconnessi e ricchi di strutture e corridoi faunistici che permettano collegamenti fra habitat; chiede la realizzazione di sottopassi e sovrapassi sulle strade trafficate e un’agricoltura rispettosa della natura.

“L’associazione porta avanti progetti di rimessa in rete degli ambienti e nelle sue riserve naturali crea le condizioni ideali per questo cacciatore. Con la sua campagna «Via libera per la fauna selvatica!», Pro Natura si impegna per la salvaguardia e il ripristino dei corridoi faunistici”.

Cacciato e allevato per la sua pelliccia l’ermellino è in realtà un fenomenale aiuto per gli agricoltori per contenere le popolazioni di piccoli roditori e laddove non trova le condizioni adatte questo piccolo predatore abbandona il campo e assieme a lui scompaiono anche tutte quelle specie animali e vegetali che, come il mustelide, necessitano di paesaggi strutturati.

I paesaggi fortemente frammentati che ormai caratterizzano gran parte delle campagne e delle zone coltivate della Confederazione rendono impossibili le migrazioni ma anche gli spostamenti su piccola scala, per questo Pro Natura si è “attivata a livello politico affinché la politica agricola 22+ sia a beneficio anche dell’ermellino”.