© Museo nazionale svizzero
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Gli animali fanno parte della vita e dell’economia dell’uomo da tempo immemorabile ma alcuni sono così strettamente legati ad un territorio che ne influenzano il paesaggio, la cultura e l’immagine che di quel Paese si ha nel mondo.

“Sin dall’antichità gli animali sono molto più che semplici fonti di sostentamento per l’uomo: spesso infatti simboleggiano qualità umane, rappresentano un territorio o compaiono su stemmi di famiglia. Intorno agli animali sono nate storie e leggende” che spesso sono di ispirazione e di insegnamento per le persone.

In Svizzera sono quattro, due domestici e due selvatici, gli animali che hanno plasmato immaginario collettivo e natura e che sono i protagonisti di una mostra speciale allestita al Museo nazionale svizzero di Zurigo: la mucca, lo stambecco, il San Bernardo e la marmotta.

La mostra “Bestialmente svizzeri”, che è stata inaugurata il 30 giugno 2017 e che si concluderà l’11 marzo 2018, fornisce informazioni interessanti su questi animali, sulla loro biologia, sui lo habitat e, soprattutto, su come abbiano “influenzato usanze e quotidianità degli svizzeri”.

I visitatori verranno accompagnati alla scoperta di leggende e usanze popolari attraverso le sale trasformate in prati e valli, conosceranno così la famosa ingegnosità delle marmotte, confermata da Plinio il Vecchio nella “Naturalis historia”; le imprese di Barry, il cane San Bernardo nato nel 1800 presso l’ospizio del Gran San Bernardo e che ha lavorato fino al 1812 come cane da soccorso trasformando, grazie alle sue imprese i San Bernardo nei cani da valanga per antonomasia; lo stambecco, re delle montagne e dei social media e la mucca, senza la quale non si produrrebbero due dei prodotti che incarnano la qualità elvetica: i formaggi e la cioccolata.

Gli animali “fanno parte della vita quotidiana e della storia elvetica e influenzano l’economia del nostro Paese. Quali attrazioni turistiche o fonti di materie prime, simboli araldici o protagonisti di un libro per bambini, questi quattro animali contraddistinguono l’identità svizzera quanto la croce bianca su sfondo rosso.”

© Museo nazionale svizzero