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POINT NEMO non è il nome di una località dedicata al famoso Capitan Nemo di Giulio Verne né al colorato pesciolino della Pixar.

È invece il punto dell’oceano più lontano da qualsiasi terra emersa.

Non è un’isola ma una semplice posizione geografica (coordinate 45° 52′.6S – 123° 23′.6W) in mezzo all’oceano che viene anche chiamato il polo dell’inaccessibilità.

Nel 1992 un ingegnere croato-canadese, Hrvoje Lukatela, utilizzando un programma ha calcolato ed individuato questo punto remoto che risulta equidistante da tre diverse linee di costa di oltre 2.600 km (!).

I punti della terra ferma più vicini sono l’Isola di Ducie (un atollo corallino dell’arcipelago delle Pitcainr), Moto-Nui (Isole di Pasqua) e l’Isola di Maher (in Antartide).

CURIOSITÀ
Se questi numeri non dicono nulla, pensiamo che gli esseri umani che di solito passano più vicini a Point Nemo sono gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale che, quando lo sorvolano, sono ad “appena” 400 km circa di altezza.

VENDEE GLOBE
Ma nei prossimi giorni ci transiteranno i partecipanti al Vendée Globe tra cui anche l’italiano Giancarlo Pedote.

Il Vendée Globe è una regata per barche a vela che consiste in una circumnavigazione completa della Terra: in solitario, senza attracco né assistenza (pena l’esclusione) con arrivo e partenza dal porto di Les Sables-d’Olonne in Francia.

La regata costituisce una durissima prova tecnica e di resistenza. Viene considerata come la più impegnativa delle competizioni veliche ed è infatti soprannominata “L’Everest dei mari”.

Insieme alla Golden Globe Race, il Vendée Globe sono le sole regate in solitario, senza scali e senza assistenza che prevedono la circumnavigazione dell’Antartide.

Fonte: Cieli sereni – PG