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A seguito della sua uscita dall’UE, il Regno Unito ha firmato un accordo con la Svizzera che disciplina il commercio di prodotti biologici tra i due Paesi. Finora questo era parte integrante dell’accordo agricolo tra la Svizzera e l’UE. L’accordo bilaterale è entrato in vigore all’inizio dell’anno.

In base a questo accordo, il Regno Unito continuerà a riconoscere l’equivalenza della legislazione svizzera sui prodotti biologici. Allo stesso tempo, la Svizzera riconosce otto organismi di certificazione che possono certificare i prodotti britannici come biologici ai sensi della legislazione UE sui prodotti biologici. L’accordo rientra nella strategia «Mind the gap» con la quale il Consiglio federale intende garantire la continuità delle relazioni della Svizzera con il Regno Unito. Permette di proseguire il commercio di prodotti biologici tra le parti senza interruzioni.

L’accordo sull’equivalenza dei prodotti biologici resta in vigore fino al 31 dicembre 2022 e in seguito dovrebbe essere convertito in una soluzione a lungo termine.

La base legale per l’importazione di prodotti biologici è costituita dalla versione aggiornata dell’ordinanza sull’agricoltura biologica.

Tutti i prodotti designati come «prodotti biologici» o recanti designazioni analoghe devono adempiere le esigenze minime dell’ordinanza svizzera sull’agricoltura biologica e la designazione dei prodotti e delle derrate alimentari ottenuti biologicamente.

Il DEFR riconosce l’equivalenza delle norme di produzione e dei sistemi di controllo esistenti in determinati Paesi. L’Ufficio federale dell’agricoltura UFAG riconosce gli enti di certificazione e le autorità di controllo dei Paesi che questi possono dimostrare che i prodotti interessati adempiono le norme di produzione e le procedure di controllo dell’ordinanza sull’agricoltura biologica. Le condizioni imposte per l’esportazione di prodotti biologici vengono fissate dalle competenti autorità del Paese di destinazione. Per l’esportazione di prodotti biologici nell’UE non sono necessari documenti aggiuntivi. In rari casi un certificato di controllo è necessario per l’esportazione in alcuni Paesi terzi. Questo documento è rilasciato da un ente di certificazione riconosciuto dal Paese di destinazione.

Fonte: Ufficio federale dell’agricoltura
Photo: pixabay