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Durante la sessione primaverile il Parlamento eleggerà il successore di Viola Amherd. Attualmente vi sono due candidati ufficiali.

In seguito alle dimissioni della consigliera federale Viola Amherd (Centro), vi è un seggo vacante in Consiglio federale. I gruppi parlamentari rappresentati in seno all’Assemblea federale possono designare dei candidati. Il Centro, ossia il partito della consigliera federale dimissionaria, ha colto questa possibilità proponendo Martin Pfister e Markus Ritter.

I membri del Parlamento possono anche non attenersi alle proposte dei gruppi. In genere l’Assemblea federale elegge candidati che vengono proposti dai partiti politici e che sono già politicamente attivi, ma in teoria i deputati possono scegliere tra «tutti i cittadini svizzeri eleggibili al Consiglio nazionale», secondo quanto previsto all’articolo 175 della Costituzione federale.

Il Parlamento deve comunque tener conto di alcuni criteri nell’elezione dei membri del Consiglio federale. Infatti secondo l’articolo 175 della Costituzione federale «Le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate.»

L’Assemblea federale non elegge tecnocrati o capi di dipartimento, bensì membri di un’autorità collegiale che prendono decisioni di comune accordo. Sono i membri del Collegio che, dopo essere stati eletti, si ripartiscono i dipartimenti sulla base di vari criteri.

Possono svolgere un ruolo anche le affinità personali o riflessioni di carattere partitico. Fondamentalmente si applica il criterio dell’anzianità di servizio: il membro eletto prima può esprimersi per primo indicando il dipartimento che desidererebbe, mentre l’ultimo arrivato potrà esprimersi per ultimo.

Tuttavia nessun consigliere federale ha diritto ad un determinato dipartimento. Infatti secondo l’articolo 35 della legge federale sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione «Il Consiglio federale ripartisce i dipartimenti fra i suoi membri; questi hanno l’obbligo di assumere il dipartimento loro assegnato. Il Consiglio federale può modificare in ogni momento la ripartizione dei dipartimenti».

foto: svizzeri.ch