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Gli italiani e l’Unione Europea: un rapporto difficile che risente della crisi in atto.

E’ quanto emerge dall’intervento del prof. Giammaria Fara, Presidente Eurispes – Istituto di Studi Politici Economici e Sociali, nell’ambito dell’incontro promosso da “Rome Swiss Network” il 18 ottobre 2013, a Roma presso l’Hotel Victoria.
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La fiducia degli italiani risulta in calo, ma, la maggioranza, ritiene che l’Europa faccia bene all’Italia e giudica positivo il suo operato.

Il moderatore del dibattito, prof. Fabrizio Traversi, Presidente APIEUROMED – Associazione Piccola e Media Impresa Euromediterranea, sottolinea che, da parte degli Italiani, esiste una convinzione, molto ben radicata, che ci sia più bisogno di “Stato Europa”, ovvero di integrazione ed armonizzazione del “Sistema socio – politico Eurolandia”, in cui non si viene considerati solo “consumatori europei”, ma “cittadini europei”.

Occorre superare il concetto di semplice mercato unico di libero scambio e tornare alla idea politico – sociale dei padri fondatori, quali Aurelio Peccei, partendo dai comparti fiscale, politica estera, esercito, immigrazione, ricerca e innovazione.

Il 34% degli italiani, infatti, ritiene che l’Europa, intervenendo da subito nei settori indicati, dovra’ e potrà elaborare e adottare misure piu’ incisive, equilibrate e giuste per uscire dalla crisi.

Su questo tema il prof. Fara ha evidenziato che, nel frattempo, il PIL italiano rallenta velocemente, il deficit sale al 3,1% e, che, la legge di stabilita’ 2014 non adotta azioni coraggiose d’intervento.
Il contemporaneo aumento dell’IVA e delle tasse crea, a ricaduta, uno scenario perverso in cui il 57% degli italiani ha problemi nell’affrontare spese correnti e l’11% di questi dichiara di non arrivare a fine mese.

Dati preoccupanti che, pero’, sono in linea con l’8% europeo.

Ciò induce nella necessita’ di misure idonee per affrontare i problemi dell’occupazione, specie giovanile, migliorando l’istruzione e pomuovendo idonei programmi scuola/lavoro.

L’Italia dovrà, per combattere la crisi ed essere veramente europea, dare piena applicazione alle normative europee del libero mercato e dei diritti dei cittadini/consumatori, specie nei confronti delle proprie Burocrazie, pubbliche e private.

Occorre delegificare il settore pubblico e fornire nuovi strumenti, quali il “project management”, atti a responsabilizzare il management e deverticalizzarlo, rendendo democratico, trasparente e compartecipativo ai cittadini il settore.

Una “casa di vetro”, come la democrazia diretta svizzera.

E’ seguito uno spontaneo, approfondito e vivace dibattito tra il pubblico ed il relatore, coordinato dal Presidente del Circolo Svizzero Roma al termine del quale si e’ convenuto, collegialmente ed all’unanimità dei presenti, di creare una sinergia operativa e continua tra CSR ed Eurispes per potenziare l’offerta di servizi ai soci di Rome SWISS Network, specie nel campo dell’informazione/comunicazione socio – economica.

Il Presidente del CSR, Dr. Fabio Trebbi, ha ringraziato tutti i partecipanti della fattiva e piena collaborazione fornita all’evento ricordando che il CSR sta promuovendo una politica di offerte di nuovi servizi, attraverso “Rome Swiss Network” ed “Helvetia Salus”, alla comunità svizzera romana con una apertura di partenariato e sinergia con diversi e qualificati soggetti/attori istituzionali e privati della realtà socio – economica locale, regionale, nazionale ed europea.

A chiusura dell’evento si e’ tenuto un piacevole e gradito rinfresco che ha permesso di godere dei servizi dell’Hotel Victoria.